Consiglio di Stato, sentenza n.3251 del 31/05/2012

Qualora la partecipazione ad una gara di appalto sia preclusa dallo stesso bando, sussiste l'interesse a gravare la relativa determinazione a prescindere dalla mancata presentazione della domanda, perché la presentazione di questa si risolverebbe in un adempimento formale inevitabilmente seguito da un atto di esclusione, con un risultato analogo a quello di un'originaria preclusione, e quindi senza effettiva utilità pratica; pertanto non può esigersi che la società che si ritenga lesa da clausole discriminatorie contenute nel bando di gara, debba necessariamente presentare un'offerta nell'ambito del procedimento di aggiudicazione dell'appalto, per poter poi essere riconosciuta di interesse a proporre ricorso giurisdizionale, quando le probabilità che le venga aggiudicato sarebbero nulle a causa dell'esistenza delle clausole escludenti. A seguito dell’accoglimento della censura di illegittima previsione nel bando di requisiti di partecipazione non necessari, questo non può, infatti, che essere rinnovato, con possibilità di partecipazione alla gara di tutte le ditte in possesso dei requisiti legittimamente previsti.

Consiglio di Stato, sentenza n.3251 del 31/05/2012

I requisiti aggiuntivi richiesti dalla stazione appaltante per partecipare ad una gara (nella specie specifiche certificazioni di qualità aziendale) sono legittimi pur se più rigorosi di quelle strettamente necessari, se idonei a perseguire il fine di garantire che l’appalto si svolga nella maniera più idonea e purché non abnormi né illogici.

Consiglio di Stato, sentenza n.3247 del 30/05/2012

E’ illegittima l’informativa prefettizia – e per l’effetto la revoca dell’aggiudicazione provvisoria della gara nei confronti della destinataria – se è fondata su un quadro indiziario non tale da dimostrare l’esistenza di un pericolo concreto ed attuale di infiltrazioni mafiose, quali sono meri rapporti commerciali e parentali tra i membri della destinataria e di altre società, che da soli sono insufficienti a propagare il tentativo di infiltrazioni mafiose.

Consiglio di Stato, sentenza n.3275 del 31/05/2012

E’ legittima l’esclusione dalla gara per l’aggiudicazione di un appalto di lavori di un costituendo raggruppamento temporaneo di imprese che ha partecipato in raggruppamento orizzontale anche per una categoria di lavori pur se il bando richiedeva che l’opera relativa dovesse essere assunta da un’unica impresa mandante, potendo altresì la stazione appaltante ben chiedere il possesso di una determinata categoria specialistica e non ammettervi equivalenti.

Consiglio di Stato, sentenza n.3200 del 29/05/2012

L’espressione “imposte e tasse” di cui all’art. 38 lett. g) del D. Lgs. n.163/2006, il cui mancato pagamento definitivamente accertato comporta l’esclusione automatica dalla gara, ricomprende non soltanto la somma capitale ma anche gli interessi dovuti su tale somma, che rappresentano un debito accessorio che partecipa della stessa natura del debito principale.