Consiglio di Stato, sentenza n.4894 del 14/09/2012

In caso di acclarata illegittimità dell’atto amministrativo, asseritamene foriero di danno, al privato non è richiesto un particolare sforzo probatorio per ciò che attiene al profilo dell’elemento soggettivo della specie, potendo egli invocare l’illegittimità del provvedimento quale presunzione (semplice) della colpa, spettando poi all’amministrazione dimostrare che si è trattato di un errore scusabile, configurabile in caso di contrasti giurisprudenziali sull’interpretazione di una fonte normativa di formulazione incerta o di recente entrata in vigore ovvero di notevole complessità del fatto o di influenza determinante di comportamenti di altri soggetti.

Consiglio di Stato, sentenza n.4877 del 13/09/2012

Il principio di derivazione comunitaria che richiede l’attivazione del contraddittorio nel procedimento di verifica delle offerte anomale (correttamente richiamato a pagina 10 della memoria dell’appellante datata 16 aprile 2012) non deve essere inteso in senso formale bensì, coma statuito anche da questo Consiglio, in un’accezione di tipo sostanziale, con la conseguenza che eventuali omissioni di tipo formale, prive di lesività sostanziale, non inficiano il giudizio.

Consiglio di Stato, sentenza n.4841 del 12/09/2012

La statuizione del tribunale amministrativo regionale sulle spese e sugli onorari di giudizio è espressione di un ampio potere discrezionale, così che in sede di appello tale statuizione può formare oggetto di sindacato solo quando la condanna sia stata posta a carico di una parte non soccombente oppure risulti manifestamente irrazionale e non già quando la condanna sia stata disposta in base al criterio della soccombenza, irrilevante essendo il giudizio, meramente soggettivo, della parte sull'eccessività della liquidazione.

Consiglio di Stato, sentenza n.4841 del 12/09/2012

La cauzione provvisoria costituisce parte integrante dell’offerta e non mero elemento a corredo della stessa, per cui essa non può formare oggetto di regolarizzazione postuma, pena la violazione del fondamentale principio di par condicio dei concorrenti.

Consiglio di Stato, sentenza n.4831 del 12/09/2012

Il concetto di “subentro nel contratto”, più che implicare unicamente un “ subingresso” nella prosecuzione residuale della prestazione già avviata con altro contraente, configura, invece, l’ipotesi in cui, in alternativa al rinnovo della gara, è possibile almeno consolidare la procedura di gara , prevedendo a favore del nuovo aggiudicatario “ la possibilità di subentrare nel contratto”, cioè di sostituirsi all’originario vincitore della gara nella posizione di parte contraente con la stazione appaltante per l’esecuzione della prestazione indicata nell’offerta.