Consiglio di Stato, sentenza n.4689 del 05/09/2012

Allorquando la lex specialis di gara preveda che il punteggio relativo ad uno degli elementi qualitativi dell’offerta tecnica presentata (nella specie sui servizi aggiuntivi a quelli oggetto di gara) non sia attribuito, se la medesima è di estensione superiore a quella ivi prescritta, la commissione non deve attribuire alcun punto all’offerta così difformemente redatta, pena l’annullamento dell’aggiudicazione e, laddove sussistano le ragioni di interesse pubblico ai sensi dell’art. 122 c.p.a., l’inefficacia del contratto ed il risarcimento del danno in forma specifica mediante subentro.

Consiglio di Stato, sentenza n.4715 del 05/09/2012

Il danno da ritardo che si pretenda derivante dalla tardiva emanazione di un provvedimento attiene alla lesione di interessi legittimi pretensivi, stante l’ontologica natura della posizione soggettiva fatta valere a fronte del mancato esercizio nei termini di legge di un potere autoritativo; sussiste, pertanto, la giurisdizione del giudice amministrativo sulla relativa richiesta di accertamento.

Consiglio di Stato, sentenza n. del 04/09/2012

Si ha concessione quando l'operatore si assume in concreto i rischi economici della gestione del servizio, rifacendosi essenzialmente sull'utenza per mezzo della riscossione di un qualsiasi tipo di canone o tariffa, mentre si ha appalto quando l'onere del servizio stesso viene a gravare sostanzialmente sull'Amministrazione.

Consiglio di Stato, sentenza n.4688 del 05/09/2012

L'errore di fatto idoneo a costituire il vizio revocatorio previsto dall'art. 395 n. 4, c.p.c., richiamato dall’art. 106 del c.p.a., deve consistere in un travisamento di fatto costitutivo di quell'abbaglio dei sensi che cade su un punto decisivo ma non espressamente controverso della causa. La ratio consiste nella necessità di evitare che detta forma di impugnazione si trasformi in una forma di gravame, idoneo a condizionare sine die il passaggio in giudicato di una pronuncia giurisdizionale. Il rimedio in esame non è, pertanto, praticabile, allorché incida su un aspetto della controversia che ha formato oggetto di valutazione giudiziale e, comunque, ha formato oggetto di decisione nella sentenza revocanda, ossia allorché è il frutto dell'apprezzamento, della valutazione e dell'interpretazione delle risultanze processuali da parte del giudice.

Consiglio di Stato, sentenza n. del 04/09/2012

L’impresa cooptata può solo eseguire lavori, ma non acquista lo status di concorrente; non può acquistare alcuna quota di partecipazione all’appalto; non può rivestire la posizione di offerente, prime, e di contraente, poi; non può prestare garanzie, al pari di un concorrente o di un contraente; non può in alcun modo subappaltare o dichiarare di affidare a terzi una quota dei lavori di cui non è titolare, essendo privo della SOA.