Consiglio di Stato, sentenza n.3940 del 05/07/2012

L’impresa concorrente a seguito dell’annullamento del provvedimento di esclusione da una gara avente per oggetto un servizio di natura intellettuale, che pertanto impone oneri e spese ben inferiori (per ausiliari e collaboratori) rispetto a quelli corrispondenti (acquisto materie prime) per l’esecuzione di lavori pubblici ha diritto al risarcimento del danno per equivalente a titolo di lucro cessante, oltre a quello per perdita di chance, nella misura del 20%, dimezzata e pertanto ridotta al 10% se non dimostra di non aver potuto utilizzare diversamente mezzi e risorse, tenuti a disposizione in vista dell’aggiudicazione dell’appalto, per l’espletamento di altri servizi, ulteriormente ridotta in considerazione delle concrete possibilità dimostrare, ma non della certezza, di aggiudicarsi l’appalto (nella specie due concorrenti aspiravano a vincere ed il Collegio ha liquidato il lucro cessante nella misura finale del 5% del prezzo offerto in sede di gara dall’impresa illegittimamente esclusa e danneggiata, oltre rivalutazione monetaria dalla stipula del contratto tra stazione appaltante ed aggiudicataria ed interessi legali dal deposito della sentenza fino al soddisfo).

Consiglio di Stato, sentenza n.3897 del 04/07/2012

La mancata esclusione dalla gara di una ditta in violazione di prescrizioni della lex specialis di gara comporta l’obbligo per la stazione appaltante di risarcire i danni subiti dalla seconda graduata per perdita di chance, della cui prova è onerata la danneggiata, a causa della mancata aggiudicazione, nella misura del 10% dell’importo contrattuale, ex art. 345 della legge 20 marzo 1865 n. 2248, all. F.

Consiglio di Stato, sentenza n.3888 del 03/07/2012

I costi sostenuti per la partecipazione alla gara non sono risarcibili dall’impresa che lamenti la mancata aggiudicazione dell’appalto, in quanto la partecipazione alle gare di appalto comporta per le imprese costi che ordinariamente restano a carico delle stesse, sia in caso di aggiudicazione, sia in caso di mancata aggiudicazione; i costi di partecipazione si configurano infatti come danno emergente (e sono quindi risarcibili) solo nel caso in cui l’impresa sia stata illegittimamente esclusa dalla gara, atteso che in questo caso viene in rilievo la pretesa del partecipante a non essere coinvolto in trattative inutili.

Consiglio di Stato, sentenza n.3925 del 04/07/2012

Il rimedio della regolarizzazione documentale, di cui all’art. 46 d.lgs. 12 aprile 2006 n. 163, non si applica al caso in cui l’impresa concorrente abbia integralmente omesso la produzione documentale prevista dalla lex specialis di gara , di tal che alla stazione appaltante è precluso di sopperire, con l’integrazione, alla totale mancanza di un documento, tenuto conto che la disposizione, relativa al c.d. potere di soccorso, deve considerarsi di stretta interpretazione

Consiglio di Stato, sentenza n.3884 del 03/07/2012

E’ legittima la clausola contenuta nella lex specialis di gara che richieda la produzione della certificazione di avvenuto sopralluogo rilasciata dalla stazione appaltante, ai sensi dell’art. 71, comma 2, del d.P.R. n.554/1999, in quanto anche dopo la codificazione del principio di tassatività delle cause di esclusione ex art. 46, comma 1 bis, D.Lgs. n.163/2006, è rimasta inalterata la facoltà della amministrazioni aggiudicatrici di richiedere ai partecipanti ad una procedura di affidamento la documentazione necessaria o utile per operare la selezione nel rispetto del principio di proporzionalità.