Consiglio di Stato, sentenza n. 1855 del 02/04/2013

La contaminazione mafiosa che legittima l’ordinanza prefettizia interdittiva dell’affidamento ed esecuzione di contratti pubblici deve essere fondata su elementi concreti, univoci e circostanziati.

 

Consiglio di Stato, sezione VI, 13 novembre 2012 – 1 febbraio 2013, n. 633

Quando la Pubblica Amministrazione non conclude il contratto con l’Impresa aggiudicataria della gara deve essere ritenuta responsabile ai sensi dell’art. 1337 c.c., con conseguente sua condanna al risarcimento sia del danno emergente, comprensivo di tutte le spese vive sostenute per la partecipazione alla gara e delle spese generali sostenute per costo del personale e costo della struttura, sia del lucro cessante per perdita di chance contrattuale alternativa.

Consiglio di Stato, sentenza n.569 del 30/01/2013

Legittima l’ammissione alla gara di un raggruppamento anche se le mandanti non sono in possesso della certificazione di qualità aziendale, ma comunque della SOA per la classifica e la categoria corrispondente ai lavori che si sono obbligate ad eseguire in caso di aggiudicazione, allorquando i requisiti di qualità, oltre a classifica e categoria necessarie, siano posseduti dalla capogruppo mandataria

Consiglio di Stato, sezione V, 11 dicembre 2012 – 17 gennaio 2013, n. 261

L’impugnazione dell’avviso di accertamento, anche se effettuata in epoca successiva al dies ad quem stabilito per la presentazione delle domande di partecipazione ad una gara ad evidenza pubblica, esclude la ricorrenza del presupposto della definitività dell’accertamento e quindi impedisce l’esclusione dalla gara dell’impresa.

Consiglio di Stato, sentenza n.156 del 14/01/2013

Risarciti danno emergente (spese sostenute per la partecipazione alla gara) e danno curriculare (nella misura del 3% dell’offerta) subiti da un’impresa per revoca illegittima della gara durante il suo svolgimento.